Privacy e videosorveglianza
L'adozione di sistemi di videosorveglianza in crescita costante, ha generato l'interesse del Garante per la privacy. La privacy delle persone soggette a sistemi di videosorveglianza, quindi, è stata regolata con due provvedimenti, il primo nel 2004 e il secondo del 2010. I provvedimenti in questione contengono norme vincolanti per tutti i soggetti che intendono avvalersi di sistemi di videosorveglianza e dovute garanzie per la privacy ai soggetti ripresi.
È importante, quindi, che tu conosca tali norme, per poter richiedere la configurazione di sistemi di videosorveglianza ip che non contravvengano alla legge. In particolare, è fondamentale conoscere le regole principali a cui attenersi secondo il provvedimento in materia di videosorveglianza dell'8 aprile 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile 2010.
Indicazione di area videosorvegliata
Secondo tale provvedimento, nelle aree videosorvegliata, devono essere sempre presenti cartelli informativi che mettano a conoscenza chi vi transita, della presenza delle telecamere, tranne quando si tratta di telecamere installate a fini di sicurezza pubblica. I cartelli, inoltre, devono essere ben visibili e indicare chi effettua la rilevazione delle immagini e per quali finalità.
Tempi di conservazione delle immagini
Un'alta cosa da sapere è il tempo massimo per cui puoi conservare le immagini del tuo sistema di videosorveglianza. Secondo la normativa in vigore, infatti, questo tempo non può superare le 24 ore dalla raccolta di tali immagini, tranne in casi particolari (indagini di polizia e giudiziarie, sicurezza degli istituti di credito, etc..).
Trattamento dei dati personali
I dati raccolti dai sistemi di videosorveglianza digitale, come immagini e voci capaci di identificare i soggetti, sono a tutti gli effetti dati personali da trattare secondo la Direttiva 95/46/CE e secondo la normativa italiana, ovvero il d.lgs. 196 del 30 giugno 2003, noto anche come “Testo unico sulla privacy”.